La prostatite è l’infiammazione della ghiandola prostatica, ossia l’organo prettamente maschile, a forma di castagna, localizzato appena sotto la vescica e avente un ruolo determinante nella costituzione dello sperma.
Esistono 4 tipi di prostatite:
- la prostatite acuta di origine batterica (o prostatite di tipo I),
- la prostatite cronica di origine batterica (o prostatite di tipo II),
- la prostatite cronica non-batterica (o prostatite di tipo III)
- la prostatite asintomatica (o prostatite di tipo IV).
Le prostatiti di tipo I, II e III tendono ad accompagnarsi a una lunga serie di sintomi; tra quest’ultimi, i più comuni sono: le difficoltà urinarie, il dolore in sede rettale, scrotale e inguinale, e l’eiaculazione dolorosa.
Prostata: cenni di anatomia e funzioni
La prostata (o ghiandola prostatica) è una ghiandola prettamente maschile, situata sotto la vescica, davanti la porzione d’intestino crasso chiamata retto.
Attraverso la prostata decorre parte dell’uretra, cioè il dotto che porta all’esterno l’urina e – al momento dell’orgasmo – il liquido seminale
Attorno alla prostata, prendono inserzione dei muscoli denominati sfinteri, la cui contrazione rende momentaneamente impossibile l’uscita delle urine, mentre consente la fuoriuscita dello sperma.
Funzioni
La prostata secerne un liquido, chiamato liquido prostatico, il quale – mescolandosi con altri secreti prodotti dalle vescichette seminali e con gli spermatozoi, costituisce lo sperma.
Il liquido prostatico ha un’importanza vitale per gli spermatozoi originati nei testicoli, in quanto garantisce loro nutrimento, protezione e maggiore fluidificazione consentendone una maggiore motilità.
Cause
I batteri che causano la prostatite acuta di origine batterica possono essere:
- Batteri che provocano le infezioni urinarie, in altre parole i batteri all’origine di una cistite (infezione della vescica), un’uretrite (infezione dell’uretra) ecc.
- Batteri che inducono le infezioni sessualmente trasmissibili, ossia i batteri all’origine della clamidia, della gonorrea ecc.Di norma, in queste circostanze, l’evento scatenante è un rapporto anale o una serie di rapporti anali con una persona infetta: gli agenti patogeni batterici provengono dall’intestino crasso del soggetto portatore dell’infezione, e colonizzano la prostata dell’individuo sano, risalendo attraverso l’uretra.
- La prostatite acuta di origine batterica può essere anche la conseguenza di: un’epididimite (infiammazione dell’epididimo), la fimosi (restringimento anomalo del prepuzio), un’ostruzione del collo vescicale, un trauma lesivo a livello del perineo (area compresa tra lo scroto e l’ano) o una biopsia della prostata (in questi frangenti l’infiammazione rappresenta una complicanza della procedura in questione).
Fattori di rischio
Sono fattori di rischio della prostatite acuta batterica:
- La presenza di un’infezione batterica a livello delle vie urinarie (cistite, uretrite ecc.);
- Bere poca acqua. È un fattore di rischio delle infezioni batteriche a livello delle vie urinarie; pertanto, negli individui di sesso maschile, è anche un fattore di rischio di prostatite acuta di origine batterica;
- I rapporti sessuali non protetti con persone affette da un’infezione sessualmente trasmissibile;
- L’avere più partner sessuali;
- Il cateterismo vescicale;
- Un precedente intervento di biopsia della prostata;
- La presenza di lesioni a livello dell’intestino retto;
- L’immunodepressione. Le persone in uno stato di immunodepressione (i cosiddetti “immunodepressi”) sono soggetti con ridotte difese immunitarie o totalmente privi di difese immunitarie, il che li rende suscettibili allo sviluppo ripetuto di infezioni batteriche, virali e/o fungine.
- La presenza di un’orchite, ossia un’infiammazione di uno o entrambi i testicoli;
Sintomatologia:
- Febbre alta con brividi;
- Sintomi simil-influenzali;
- Sensazione di forte malessere;
- Dolore localizzato all’area pelvica, alla zona lombare della schiena, attorno all’ano, all’inguine e/o allo scroto;
Problemi urinari, quali :
- Sensazione di impellente bisogno di urinare
- Nicturia (bisogno di urinare alla notte)
- Disuria (minzione difficoltosa)
- Ematuria (emissione di sangue con l’urina)
- Stranguria (minzione intermittente o lenta, e dolorosa)
- Emissione di urine maleodoranti,
- Flusso urinario ridotto
- Difficoltà a svuotare completamente la vescica.
- Dolore durante i rapportisessuali ;
- Eiaculazione dolorosa;
- Emospermia (sangue nello sperma)
In genere, l’iter diagnostico per l’individuazione della prostatite acuta batterica, comincia da un accurato esame obiettivo e da un’attenta anamnesi; quindi, prosegue con la cosiddetta esplorazione rettale digitale (ERD) e la palpazione dei linfonodi inguinali; infine, termina con: esami del sangue, esami delle urine, analisi di laboratorio su un campione di liquido prostatico ottenuto dopo il massaggio della prostata, spermiocoltura, tampone uretrale.
Il ricorso a una serie così articolata di indagini diagnostiche serve anche a escludere le condizioni dai sintomi simili alla prostatite acuta batterica (diagnosi differenziale).
Il trattamento della prostatite acuta di origine batterica consiste in una terapia antibiotica.
Poiché la prostata è scarsamente sensibile all’azione degli antibiotici, tale terapia deve protrarsi per diverse settimane, affinché abbia gli effetti sperati (cioè determini l’eliminazione, dall’organismo, dell’agente infettivo scatenante).
In genere, la terapia antibiotica per una prostatite acuta batterica dura dalle 4 alle 6 settimane; non è escluso, però, che il medico curante decida di prolungarla qualche giorno in più, se ha leciti dubbi sulla risoluzione dell’infezione.
In merito alla durata della terapia antibiotica, per una prostatite acuta di origine batterica i medici sono abbastanza chiari e affermano che occorre protrarre il trattamento fino alla completa scomparsa della malattia; cosa molto importante, il trattamento non deve mai essere interrotto alla semplice regressione dei sintomi (fenomeno che può verificarsi anche dopo pochi giorni di terapia).
La regressione dei sintomi, infatti, non significa aver eliminato dall’organismo l’agente infettivo.
Un’interruzione precoce della terapia antibiotica per una prostatite acuta batterica potrebbe portare a resistenza batterica.
Durante la fase di trattamento della prostatite acuta batterica, i medici raccomandano ai pazienti di bere molta acqua (per evitare la disidratazione dovuta alla febbre) e di astenersi dalla pratica sessuale (N.B: anche il partner deve sottoporsi alla terapia antibiotica). Inoltre, consigliano (o ritengono utile a velocizzare la guarigione):
- La masturbazione, in quanto l’eiaculazione favorisce lo svuotamento della prostata e l’allontanamento dei batteri che l’hanno infettata;
- L’astensione dal ciclismo a qualunque intensità (quindi anche la semplice biciclettata per il centro urbano), perché sedersi sulla sella della bici comporta una pressione a carico della prostata;
- L’impiego di un cuscino per sedersi (l’ideale sarebbe un cuscino a ciambella);
- Bagni caldi;
- Una dieta che escluda il consumo di sostanze come il caffè, l’alcol e le spezie, in quanto considerate “irritanti” .
Altri possibili farmaci
In alcune circostanze, in aggiunta alla terapia antibiotica, i medici potrebbero prescrivere altre cure farmacologiche, tra cui:
- Un trattamento a base di farmaci antidolorifici, ossia farmaci contro il dolore. I classici antidolorifici prescritti in caso di prostatite acuta di origine batterica sono il paracetamolo e l’ibuprofene (un FANS).
Prevenzione
Per prevenire la prostatite acuta batterica, si consiglia di :
- Praticare un’attività sessuale sana e sicura,
- Assumere liquidi (acqua) in quantità adeguate alle esigenze dell’organismo,
- Provvedere con attenzione all’igiene intima,
- Evitare le attività che possono determinare traumi perineali
- Curare tempestivamente le infezioni alle vie urinarie.
- L’utilizzo di sostanze antiossidanti e antiinfiammatorie naturali si sono dimostrate efficaci nel trattamento di prevenzione e della funzionalità della ghiandola prostatica.